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Nell'ultimo periodo la produzione degli asset è calata vistosamente, probabilmente iniziano a venir meno le energie soprattutto e comprensibilmente per chi come @Wulfgar si è dedicato alla realizzazione degli asset per diversi mesi consecutivamente.
La valle dei test render realizzati dopo la review degli asset e l'ottimizzazione della scena ci siamo resi conto di due cose:

  1. La prima è che siamo soddisfatti del risultato ottenuto finora. Nel senso che la scena si presenta bene. Lo standard qualitativo è all'altezza delle nostre aspettative e complessivamente il progetto inizia a risultare abbastanza completo.
  2. La seconda è che per arrivare a lavorare al famoso teaser anticipato qualche tempo fa, l'unica cosa che sembra mancare è “dare completezza e concretezza alla scena” aggiungendo molti, molti più asset.

Per tutto ciò che riguarda la realizzazione della scena (elementi di base come muri e finestre) e l'allestimento (arredi ed elettrodomestici) siamo andati avanti finora basandoci su buon senso e alcuni elementi ovvi, immancabili in un contesto specifico come una cucina. Ora invece ci troviamo in una situazione leggermente differente, cerco di spiegarmi meglio: come detto più volte e come visibile anche da tutti gli screenshot pubblicati finora la scena si svolgerà all'interno di una cucina domestica. L'ambientazione ci obbliga ad inserire una determinata quantità e tipologia di strumenti, ragion per cui era inevitabile avere alcuni elementi come fornello,  lavandino, frigorifero, ecc. ecc. Al punto dove siamo arrivati possiamo tranquillamente affermare di aver finalmente aggiunto tutto il minimo indispensabile per realizzare una cucina completa e ben fatta. Tuttavia guardando i render prodotti finora emerge quella sensazione di “finto” o se preferiamo di “catalogo” che non coincide con l'idea che vorremmo trasmettere...
Vogliamo arrivare ad avere una cucina vissuta, abitata, utilizzata quotidianamente e per questo motivo ricca di qualsiasi tipo di suppellettile e possibilmente un po' disordinata (non so voi, ma se dovessi basarmi sulla mia cucina di sicuro è tutto fuorché in ordine).
Dopo un breve confronto è emersa la necessità di buttarsi a capofitto nel realizzare altri asset, questa volta possiamo dire di secondo livello. Ossia non necessari ai fini di comporre la scena madre ma fondamentali per aggiungere credibilità.
A titolo di esempio, abbiamo pensato a: stracci e/o asciugamani appesi o appoggiati al banco di lavoro, qualche attrezzo per lavare i piatti come spugna e detersivo, qualcosa nel lavandino con magari della schiuma. E possibilmente qualcosa per arricchire l’ambiente: la penisola a uso tavolo da pranzo con delle tazzine per il caffè, zucchero, un dessert e così via.


Oltre a questi asset è emersa anche la necessità di ulteriori elementi che potremmo definire di terzo livello, ossia di completamento della scena che ragionevolmente non saranno mai in primo piano e che quindi rispetto a tutto quello che è stato ha fatto finora possono essere ragionevolmente più leggeri e meno dettagliati sia a livello poligonale sia a livello di texture. A titolo di esempio, stiamo parlando di alcune bottiglie presenti nell'anta del frigorifero (che avendo uno sportello di vetro mostra il suo contenuto) piuttosto che alcuni barattoli o bottiglie da posizionare sulle mensole della cucina (sempre piuttosto distanti nelle inquadrature principali).


Un ultimo aspetto fondamentale emerso dai render di valutazione è il discorso dei brand e delle etichette presenti sulla scena, un discorso che doveva essere preso e portato alla priorità durante l'estate ma che è rimasto sepolto in un cassetto finora, per riproporsi adesso con una certa urgenza.
Sembra che sia finalmente arrivato il momento di realizzare alcune etichette e alcuni brand per i prodotti sparpagliati in giro nella cucina.

Etichette e brand like no tomorrow

Gli ultimi giorni di ferie (fine anno) sono stati proficui, mi sono lanciato nella preparazione di etichette per prodotti vari ed eventuali. Una volta rotto il ghiaccio e preso confidenza con gli strumenti è stato divertente e soddisfacente creare da zero etichette “semiserie” di prodotti. Ho utilizzato principalmente Inkscape, Krita e/o Gimp, ho cercato in alcuni casi di creare delle texture PBR realizzando più canali, come ad esempio color, roughness, specular, metallic nel tentativo di realizzare qualcosa non banale.